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Per comprendere più a fondo il pubblico dei videogiocatori, Activision Blizzard Media ha condotto uno studio quantitativo tra adulti di età superiore ai 18 anni che abbiano giocato, guardato o interagito con i videogiochi almeno una volta nell'ultimo mese. Il risultato è stata la creazione di sei categorie in base a profilo demografico, piattaforme utilizzate, motivazioni, attitudini e indicatori psicografici. Continua a leggere per scoprire di più sugli Hobbisti.
Hobbisti
Gli Hobbisti hanno giocato saltuariamente per gli ultimi vent'anni e includono tutt'ora i videogiochi tra le proprie passioni. Nonostante gli anni di esperienza e il genuino interesse che dimostrano, non si ritengono coinvolti a sufficienza da meritare il "titolo" di gamer. Sentono principalmente di non giocare abbastanza titoli diversi da meritare un posto nella comunità dei videogiochi. Nel corso degli anni si sono interessati a varie attività come social media, cucina e shopping, che praticano regolarmente quasi ogni settimana.
Detto questo, gli Hobbisti nutrono una sana curiosità nei confronti del mondo dei videogiochi. Passano parecchio tempo a esplorare il mondo dei videogiochi e fanno di tutto per ritagliarsi qualche momento di gaming durante la giornata. Attraverso questo processo di scoperta e partecipazione creano quindi un rapporto con la comunità dei videogiochi.
Gli Hobbisti contano una maggior percentuale di soggetti di mezza età rispetto alle altre categorie. Poiché non si sono dedicati regolarmente al gioco nel corso degli anni, imparare meccaniche nuove risulta per loro piuttosto difficile. Solo un terzo si sente sicuro delle proprie capacità, ed è in generale improbabile che cerchino di stabilire rapporti sociali all'interno dei giochi o di giocare con altri.
Pur interagendo con titoli di tutti i formati, si assestano verso il fondo della classifica per quanto riguarda le ore passate su dispositivi portatili, console e PC: il loro totale è solo di poco superiore a quello dei Superscorritori. Si sentono più a proprio agio con i titoli mobile, ma si interessano ad altri elementi della cultura gaming e stanno acquisendo sempre più familiarità con tutto ciò che il gaming ha da offrire, come piattaforme e come franchise.
Attenzione: gli studi sono attualmente disponibili solo in lingua inglese.
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